Qual è il vostro romanzo preferito di Sveva Casati Modignani? In 30 anni di bestseller del duo composto da Bice Cairati e dal marito Nullo Cantaroni, la scelta potrebbe essere dura. Per qualcuno è Lezione di Tango, per altri Vicolo della Duchesca. Oppure Anna dagli occhi verdi, Vaniglia e cioccolato, Leonie. Ci vuole una libreria intera per contenerli tutti. E di tutti Bice Cairati, che dalla scomparsa del marito nel 2004 continua a scrivere da sola, va fiera come se fossero figli.

PANDORA Festa di famiglia

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Che Bice Cairati, classe 1938, sia una gran dama dei nostri tempi si intuisce dalla leggerezza con cui traduce ogni fatto sulla carta, dalle interviste che rilascia e dalla sua rinomata eleganza. Vive a Milano con il bassotto Rambo e dimostra un grazioso attaccamento alle cose del passato. Pare che non abbia mollato la sua macchina da scrivere Olivetti per il computer, almeno fino a poco fa, e nella sua casa ci sono ancora oggetti dell’arredamento originale della mamma, da cui l’ha ereditata.

Anna dagli occhi verdi (Super bestseller)

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In una recente intervista all’Huffington Post ha dichiarato candidamente di avere intrapreso la carriera di scrittrice perché le piace scrivere, e che la famiglia non la mandò all’università perché tanto, al tempo, si credeva che i titoli di studio non servissero a una donna destinata a sposarsi e fare figli. Lei, invece, iniziò a fare la giornalista di nascosto, e dalla prima intervista (addirittura a Josephine Baker) lavorò ancora un po’ per i giornali, fino ad accorgersi che non era quello il modo in cui voleva sfruttare la sua inclinazione alla scrittura.

PICKWICK Vaniglia e cioccolato

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Il primo romanzo Anna dagli occhi verdi, pieno di ricordi delle donne di famiglia, lo scrisse quasi per gioco, e non sarebbe mai uscito se un giorno il marito non avesse letto quelle pagine e l’avesse convinta ad andare avanti e a pubblicare. Il resto è storia. Il sodalizio fra Bice Cairati e Nullo Cantaroni è stato per i primi tempi ammantato di un po’ di mistero, per cui ci sono alcune curiosità su Sveva Casati Modignani che forse non conosciamo. Eccone dieci.

PICKWICK Un amore di marito

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#1 Lo pseudonimo è nato quasi trent'anni fa, quando ha scritto il primo romanzo col marito Nullo. Bice Cairati racconta che lei e il marito non volevano pubblicare col doppio nome e così l'editore Tiziano Barbieri si ispirò alla moda americana delle autrici con nomi di tre parole. Portò fortuna, e quindi il nome è rimasto.

PICKWICK E infine una pioggia di diamanti

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#2 Quando Nullo Cantaroni è morto, c’è stato chi è andato a esprimere alla Cairati il dispiacere per la fine della sua carriera. In molti erano infatti convinti che a scrivere fosse soprattutto lui. In realtà i romanzi di Sveva Casati Modigliani sono quasi esclusivamente farina del sacco di madame Bice: il marito si limitava a criticare a posteriori.

PICKWICK Il corsaro e la rosa

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#3 Bice Cairati ha attinto dalla memoria della sua famiglia, ma ha detto di non identificarsi con nessuno dei suoi personaggi: «Direi che tutti i personaggi che io racconto, sia maschi che femmine, hanno qualcosa di me, inevitabilmente, perché sono io che li racconto. Quindi probabilmente hanno il mio linguaggio, hanno i miei pensieri, qualche volta hanno anche le mie stesse reazioni, stessi comportamenti, però sono altro» ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Sara Missorini per il sito Mangialibri.

6 Aprile '96 (Super bestseller Vol. 1000)

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#4
L'ispirazione per il romanzo Il gioco delle verità le è venuta da un prete ascoltato in tv che sosteneva che «il matrimonio deve essere finalizzato alla procreazione» e che se non c'è questo fine quando moglie e marito fanno l'amore commettono peccato: affermazione che secondo la Modigliani è «di una violenza spaventosa».

#5 Milano, che è l’ambientazione principale dei suoi racconti, secondo lei è «cambiata tanto e male», in questi anni. Indubbiamente un giudizio controcorrente (e coraggioso).

#6 Le piace il lieto fine. Dice che non vuole deprimere i lettori con finali brutti? E citando Alfred Hitchcock dice che, «i film non sono pezzi di realtà, sono pezzi di torta». Meno male che c’è almeno lei a tenere a bada

#7 Una delle sue citazioni più famose (e più insolite) è tratta da E infine una pioggia di diamanti: «Una puttana onesta non deve innamorarsi mai, né fare il suo lavoro per piacere ma soltanto per dovere. Amore è dolore».