Lo compro/non lo compro quel vestitino rosso che mi sembra bellissimo ma non so se mi stia bene? Nel dubbio, si può fare un test drive come per le auto: noleggiare abiti non sarà più impossibile nel day-by-day. E una volta provato che quel vestito, quella borsa, quelle scarpe sono l'affaire di stagione, finalmente comprarle. È quanto si propone Urban Outfitters che ha annunciato di voler lanciare il proprio servizio di noleggio vestiti, Nuuly, che permetterà di disporre/indossare/affittare 6 capi al mese a scelta. Un servizio di abbonamento mensile a 88 dollari e la possibilità di selezionare ciò che più faccia tendenza nelle varie collezioni. Praticamente il Netflix dell’armadio che elimina ogni tendenza amletica su cosa avere - sempre - nel proprio guardaroba.

Non è la prima volta che si sente parlare del noleggio vestiti (e mobili, e spazzolini in bambù supegreen, e it-bag…) come alternativa all’indecisione dell’acquisto, ma la decisione di Urban Outfitters arriva in un momento storico in cui le subscription dei servizi più disparati, dalla musica alle serie tv fino ai trattamenti beauty, emergono lentamente. Secondo i dati citati dal Wall Street Journal, il clothes rental service ha una crescita annua del +20% e potrebbe arrivare a superare i 2,5 miliardi di dollari entro pochi anni, nel 2023. Un modo intelligente per sperimentare risparmiando sull'acquisto, e sopratutto di impattare un po' meno? I vestiti ri-usati molto spesso da più persone (debitamente sanificati) potrebbero significare parecchio meno inquinamento nella produzione, magari ridotta a decine di pezzi e non migliaia. Il noleggio abiti di Urban Outfitters funzionerà con l’invio automatico, ogni mese, di 6 capi che verranno selezionati di volta in volta dall’iscritto al servizio tramite sito e app. Una volta scaduto il mese, gli abiti a noleggio vengono rinfilati in una shopper riutilizzabile (e sigillabile) e ritirati tramite corriere. Rientrati alla base, i capi passano in lavanderia e sono pronti ad un nuovo giro di abbonati. In caso si voglia acquistare la maglietta che ci è piaciuta tanto o le sneakers più comode ever, almeno si potrà andare a colpo sicuro.

Nel servizio di Nuuly Urban Outfitters metterà a disposizione non solo le proprie collezioni presenti e passate (vintage d’eccellenza, mais oui), ma anche prodotti selezionati di aziende come Reebok e Fila, perfettamente in linea con il risorgimento dell’athleisure dopo troppi anni di mero urban look. Al momento il servizio sarà disponibile solo negli Stati Uniti ma non è detto che non venga esteso al resto del mondo. Domanda: l’abbonamento ai vestiti non rischia di rovinare il piacere shopping delle big spender soprattutto di influire pesantemente nelle casse del produttore? David Hayne, figlio del fondatore e attuale capo del digital di Urban Outfitters che si occuperà di Nuuly, ha rivelato al Wall Street Journal di non temere affatto questa possibilità. “Non pensiamo proprio che i clienti smetteranno di comprare. L’acquisto ha senso per quelle cose che sai che userai molto spesso; il noleggio è utile per le cose che vorresti provare. Ci aspettiamo che entro un anno Nuuly abbia 50mila abbonati e ricavi annuali superiori ai 50 milioni di dollari”. Tipo quell’abitino animalier che non ho proprio il coraggio di comprare… Ma almeno posso provarlo e vedo se me la sento, no?

Room, Wall, Sky, Font, Cloud, Architecture, Ceiling, Photography, Crowd, pinterest
Charles Etoroma/Unsplash