"Ma questo è l'Armageddon!", è il mio commento basito. Di fronte a me, il coach trainer (ma anche insegnante di Krav Maga, la durissima tecnica di combattimento usata dalle forze speciali in Israele) Daniele Tarozzi, mi sta spiegando come cambia il corpo a 50 anni o meglio: come cambierà il mio corpo a 50 anni, l'età nella quale, normalmente, si raggiunge la menopausa. Tra gli altri partecipanti, molte giornaliste che su quell'età si settano o l'hanno elegantemente superata, e che mi guardano con una compassione carica di dolcezza, il cui sotto testo è "Cara, non hai ancora visto nulla.." . Che la menopausa non portasse con sé solo le vampate di calore di cui a volte sento lamentarsi la mia augusta genitrice, che da poco ci è arrivata, mi era chiaro, ma che fosse questo Vietnam insidioso pieno di controindicazioni e strategie da studiare al millimetro per non cadere nelle mani di picchi glicemici dalla mira dei Vietcong – e che produrranno come risultato kg e centimetri che si sentiranno addosso, e sulla bilancia – è un dettaglio sul quale, a 30 anni, ancora non riesci a soffermarti, pensandolo come un problema molto lontano, di cui i contorni forse si esagerano un po' (che illusa).

"Avvicinandosi alla menopausa, cala la produzione nel nostro sistema endocrino di estrogeni, ma anche serotonina e melatonina, che ci aiutano a regolare il ritmo sonno-veglia", spiega Daniele Tarozzi autore del corso di remise en forme online, Be perfect lifestyle "mentre dall'altra parte entra in funzione il cortisolo, cioè l'ormone che entra in campo, seppur con le migliori intenzioni, quando percepisce una situazione di stress fisico e psicologico. Al corpo sta succedendo qualcosa, e il cortisolo, senza sapere con precisione di quale pericolo si tratti, accende l'allarme anti-incendio. Lo chiamano l'ormone dello stress, non a caso". Sarà che vuole combattere lo stress, ma a me questo cortisolo ne sta già causando parecchio, e già mi sento in colpa di esser seduta su una sedia, invece che con dei pesetti in palestra. E infatti, il cortisolo, a cui nessuno aveva chiesto di intervenire, perché in fondo la menopausa non è certo una tragedia ma solo una nuova fase della vita – anche se le critiche circolate su Internet dopo le meravigliose foto di Keanu Reeves accompagnato, per la prima volta, da una donna con i capelli color dell'argento, fanno pensare che il genere umano sia ancora molto indietro in materia – promuove l'afflusso di zuccheri nel sangue, e, invece di attingere alle riserve di tessuto adiposo, per creare energia, brucia il tessuto muscolare, e, appena ingeriamo qualcosa di zuccherino, i temutissimi eccessi di grasso compaiono anche in zone dove non si pensava fosse possibile.

Certo, il cortisolo interviene perché pensa il nostro corpo sia in pericolo, ma, con altrettanta premura, ci verrebbe da rispondere quello che gli americani dicono per declinare con cortesia "Thanks, but no thanks". Grazie, ma anche no, insomma. Cosa fare allora per resistere all'invasione di zuccheri, conseguenti picchi di fame, e di umore, disturbi nel dormire, e invasioni delle cavallette di biblica memoria? "La chiave è cercare sempre di tenere in equilibrio gli zuccheri, evitando i picchi glicemici: il che non significa adottare una dieta restrittiva che non riusciremo mai a portare avanti per più di un mese, ma cercare, oltre a un'alimentazione bilanciata, di avere come pilastri l'idratazione, l'allenamento, e lo stato mentale." Quattro elementi che hanno il ruolo da protagonisti nel suo programma Be perfect lifestyle, un cammino lungo 8 settimane durante le quali mente, corpo, e picchi glicemici si tengono in equilibrio. Ok uno yogurt greco come spuntino, ma meglio ancora accompagnarlo con frutta secca, insomma. Anche il bicchiere di vino dell'aperitivo è privo di colpe ( o quasi) a patto che lo zucchero, e anche l'alcool, che causa un sovraccarico al fegato, sia rimesso in equilibrio da fibre o da verdure, finocchi o carote. Un programma fisico e mentale che nella memoria di una che è nata negli anni 80, riporta subito la divinità laica di riferimento dell'esercizio fisico: la Jane Fonda dei VHS di workout. Aveva ragione già da allora, anche se Jane Fonda ha sempre ragione, e solo dubitare della veridicità delle sue parole, dovrebbe essere tacciato come crimine. E la sua forza non è stata solo essere Jane Fonda, donna bellissima e attrice da premio Oscar già molto giovane, ma aver mantenuto intatto quello che dei geni benevoli le avevano regalato, anche quando sono apparse le prime rughe, ed è entrato nella sua vita, non invitato, il cortisolo. Dedizione, costanza, pervicacia, e una buona dose di strafottenza di fronte a chi voleva metterla nella categoria delle quarantenni, e quindi di conseguenza serie B della femminilità, secondo degli odiosi stereotipi, l'hanno resa mitologica, ieri come oggi che continua a lottare per altre battaglie, di fronte alla Casa Bianca, con i suoi Fire Drill Fridays. Bello il suo cappotto rosso, mi sa però che in questa fase della mia vita da 30enne, come consiglia Daniele Tarozzi, l'outfit dell'attrice che dovrei copiare è quella tutina eighties con scaldamuscoli ton sur ton. Perché da grande, voglio essere Jane Fonda.

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